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Alla presenza dell’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi, Daniele Frongia, si è svolto un incontro con Hippogroup, l’attuale concessionario di Capannelle, i sindacati e i rappresentanti delle varie categorie impegnate all’interno dell’impianto, categorie queste particolarmente interessate a una querelle che rischia di mettere a forte rischio i posti di lavoro all’interno dell’ippodromo e più in generale di quanti operano nell’ippica per la quale lo storico impianto, inaugurato nel 1881 e con alle spalle quasi 140 anni di storia, rappresenta un punto fermo.
Allo stato attuale, l’attività ordinaria prosegue con grande sforzo per quanto concerne l’allenamento e la stabulazione dei cavalli, ma è stata sospesa la programmazione delle giornate di corsa.
Ma quali sono i motivi del contendere?
Una questione fondamentale è rappresentata dal termine di scadenza del nuovo bando di concessione: le risposte, da parte di Roma Capitale, hanno generato dissapore.
Gli operatori presenti hanno altresì chiesto chiarezza sulla definizione del canone di concessione dell’impianto che, in base alle varie richieste di Roma Capitale, dal 2016 oscilla da 66.000 euro a 2,4 milioni, cifra quest’ultima oggi fuori mercato per l’attività dell’ippica. Il comune, al termine dell’incontro, ha sottolineato che le cifre andranno rianalizzate. A brevissimo, in un nuovo appuntamento riservato, dovrebbe essere comunicato l’importo definitivo.

“Siamo prudentemente fiduciosi per una soluzione condivisa e per abbandonare il clima teso e un braccio di ferro che non giova all’ippica e a quanti lavorano a Capannelle. Siamo di fronte a una situazione non facile da gestire ma riteniamo di aver imboccato oggi la strada giusta o almeno ce lo auguriamo”, ha spiegato Emilio Minunzio, Vicepresidente di ASI parte interessata sia per quanto l’ente da anni svolge nel mondo dell’equitazione nazionale, sia per la delicata attività all’interno dell’ippodromo.
ASI, ormai da tempo, ha posto all’interno dell’impianto un suo presidio con attività formative e multidisciplinari come, ad esempio, il minitrotto, minigaloppo, scuola pony, scuola equitazione, equitazione sportiva per diversamente abili, interventi assistiti con animali.
Nell’ambito, invece, della formazione, particolarmente importante è l’attività di istruzione di figure tecniche di ogni ordine e grado, nonché centro per stage, aggiornamento, riqualifica.
Per ASI, oltre a Emilio Minunzio, ha presenziato all’incontro anche Chiara Minelli che, dell’ente, è il responsabile del settore Sport Equestri.