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E’ stato presentato ieri, giovedì 8 dicembre, nella Club House dell’Ippodromo Capannelle, il progetto’Sport e Cavallo come veicoli sociali’  ideato da Rock in Roma e Hippogroup, con la collaborazione tecnica del Settore Sport Equestri ASI. L’iniziativa, che vede ogni venerdì mattina un gruppo di giovani romani diversamente abili o socialmente svantaggiati, svolgere, a titolo gratuito, delle  attività a cavallo adattate ed integrate, viene svolta presso la Scuola di Equitazione ASI dell’ippodromo di Capannelle, sotto la guida di qualificati tecnici di specialità.

La parte tecnica del progetto vede coinvolta l’ASI  (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), che è a tutti gli effetti considerato un soggetto sportivo precursore nel campo specifico nonché piattaforma di formazione accreditata presso la Regione per la formazione Socio Sanitaria in campo di Interventi Assistiti con gli Animali, secondo le linee guida del Ministero della Sanità.

Il progetto modulare di attività a cavallo arricchisce il già ricco bouquet di attività e eventi collaterali, collegati al cavallo e non, che integra la primaria funzione dello storico impianto ippico romano. L’iniziativa, rivolta in primis alle scuole dei Municipi limitrofi l’ippodromo, è stata oggetto di una attenta programmazione.

Le attività hanno già avuto inizio accompagnate dal plauso delle famiglie e dei ragazzi stessi che, entusiasti dell’approccio al mondo del cavallo, hanno avuto un primo approccio della vita di scuderia e oltre a quello della sella.

Obiettivo principale del progetto  è quello di offrire ad atleti diversamente abili un percorso verso l’autonomia, la valorizzazione dell’individuo attraverso il potenziamento delle sue abilità residue, un percorso che comprenda occasioni di aggregazione e socializzazione e, soprattutto, una porta sul mondo dell’Equitazione come pratica sportiva adattata o come attività ludica.

Al tavolo dei relatori Elio Pautasso, DG di HiuppoGRoup Roma Capannelle, Sergio Giuliani, Amministratore Delegato di Rock in Roma, Emilio Minunzio, responsabile nazionale del settore Sport Equestri ASI e Chiara Minelli, curatrice del progetto e coordinatrice della parte tecnica dello stesso.

Queste in sintesi le loro  dichiarazioni:

Elio Pautasso:

“Una esperienza importante che avevamo in cantiere da tempo e che conferma come sempre maggiore l’attenzione del nostro impianto verso il sociale. La collaborazione tra Rock in Roma e l’ippodromo Capannelle è ormai quasi trentennale. Abbiamo sempre trovato strade interessanti da percorrere insieme ma quest’ultima è la prima in cui siamo affiancati in un progetto che ha il cavallo al centro dell’attenzione. L’esperimento ci sta dando grande soddisfazione e posso sin d’ora confermare che almeno fino alla prossima estate abbiamo intenzione di proseguirlo, allargando di molto la forbice di due mesi previsti come iniziale verifica dell’iniziativa”.

Sergio Giuliani:

“Da sempre, a fianco dell’attività di organizzatori di spettacoli, abbiamo investito in campagne per il sociale, anche qui all’ippodromo Capannelle. Dalla  lotta contro la violenza sulle donne, in collaborazione con AIED; il progetto contro il bullismo “Lecosecambiano”, patrocinato dalla comunità europea; Race for the Cure, maratona organizzata dalla Susan G. Komen Italia, basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori al seno. La cosa che più mi ha entusiasmato di questo “Sport e Cavallo come  veicoli sociali” è stato vedere la gioia dipinta sui volti dei ragazzi che ho incontrato all’ippodromo Capannelle. La sensazione palese è che il risultato stia dando ottimi frutti: la loro felicità ne è la conferma. Mentre ci godiamo il bilancio positivo di questo inizio del progetto equitazione, già stiamo lavorando per una analoga iniziativa da lanciare, sempre in ippodromo, per il rugby.”

Emilio Minunzio:

L’ASI è stato veramente  onorato di venire coinvolto in questo progetto. La nostra organizzazione è da anni leader nel campo nel settore degli Sport Equestri, all’interno del quale, ha  ideato e realizzato un intero comparto di Discipline Integrate (attività equestri rivolte a soggetti disabili e a soggetti normodotati). Presso l’ippodromo Capannelle promuoviamo già da un paio d’anni l’attività di un centro di equitazione per ragazzi e dei battesimi della sella che tanto successo riscuotono nelle giornate di maggiore affluenza di pubblico. Questo progetto è certamente nelle nostre corde ed ha raccolto grandi professionalità nella sua stesura e messa in opera”

Chiara Minelli:

Abbiamo iniziato con dieci ragazzi per il debutto del progetto ma abbiamo tutte le possibilità di incrementare i numeri con l’arrivo di nuove risorse. L’appuntamento per il momento è stato una volta alla settimana con attività in scuderia e in sella. Il nostro è un approccio  al cavallo che ha una connotazione prettamente sportiva  tant’è che  l’obiettivo è quello di riuscire a portare almeno alcuni dei nostri ragazzi in gare aperte a tutti. Il raggiungimento della piena autonomia è un risultato impagabile per ragazzi che hanno problematiche importanti come quelli con cui noi lavoriamo.