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immagine-news-13-ottobre-2016Era lui, il “Signore dei Pratoni”: istriano di origine, era arrivato a Roma dal Friuli per le Olimpiadi del 1960 e a Roma, ai Pratoni, era rimasto, legando il proprio nome al Centro federale di Rocca di Papa, negli anni gloriosi e in quelli bui.

Tecnico Fise, capo équipe della squadra vincitrice a Tokyo 1964 e poi disegnatore di percorsi al massimo livello (suo il completo dei Giochi di Atene del 2004), Garbari era nato nel 1934.

Passione, competenza, umiltà e correttezza: un mix vincente in gara e nella vita, che ha fatto di Garbari un punto di riferimento per il mondo equestre.

Testimonianze di stima e di affetto si rincorrono in queste ore sui media di settore e non, a ricordare l’uomo e il maestro, che in quasi 60 anni ha formato cavalieri e uomini.

Lo vogliamo fare anche noi di ASI, che nei valori promossi da Garbari ci riconosciamo da sempre.

‘ Per chi come me è letteralmente cresciuto ai Pratoni, Albino ha sempre rappresentato una parte di essi, inscindibile quasi dal luogo stesso. Spesso taciturno, aveva però il dono di condensare in poche parole consigli di concreta utilità. A mio parere si chiude con lui un capitolo dell’equitazione italiana che difficilmente potrà trovare eguali.  Nessuno è profeta in patria. E così l’Italia perde una figura di valore umano e sportivo senza averla forse apprezzata fino in fondo. Nostro compito oggi è ricordarlo ed in suo nome portare avanti un’equitazione semplice e schietta , ma profonda ed efficace come quella che ha saputo mostrarci Albino in vita e che tutto il mondo ci ha, per una volta, invidiato. ‘, lo  ricorda così Chiara Minelli, coordinatrice commissione Discipline Integrate ASI.

Queste invece le parole di Emilio Minunzio,  responsabile nazionale del settore sport equestri ASI :

‘Albino è stato per me come per tanti della mia e di altre generazioni un vero riferimento.

Ho avuto la fortuna di stare a stretto contatto con lui durante i diversi mesi che ho passato ininterrottamente al CEF, periodo durante il quale ho avuto modo di osservare tanta sapienza, sempre mostrata con la massima discrezione.

Come al solito quando scompare un personaggio di alto spessore i rimpianti sono molti, ed il fatto che Albino fosse tanto apprezzato all’estero, forse anche più che in Italia, deve lasciare in tutti noi un piccolo rimorso in più….. ‘.